
Si tratta di un racconto illustrato, una dedica alle persone che, alla ricerca di una vita migliore, hanno abbandonato la propria terra natia per poi trovare la morte durante la traversata del Mediterraneo. E’ un libro sia per adulti che per ragazzi, perché parla con tono misurato, senza moralismi, ma con la forza dirompente della realtà vissuta, arrivando dritto alle coscienze. Ogni parola è preziosa, soppesata, corale, colma di poesia e profonda umanità, perla lucente incastonata fra le altre. Nella scrittura regna un’armonia perfetta in cui ogni frase è in equilibrio; la cifra del libro, quindi, è una sintesi che aggiunge, amplifica e riempie d’emozione e significato. L’eloquio è delicato, eppure assolutamente potente portandosi inciso dentro un enorme dramma collettivo dei nostri tempi, raccontato attraverso gli occhi di un padre che si rivolge al figlio nel doloroso viaggio della speranza, ma che è essenzialmente verso l’ignoto. Questa scelta di punto di vista narrativo, lo sguardo del papà verso il suo bambino, è piena d’amore, preoccupazione, empatia e attenzione verso l’altro, facendo da stridente contraltare con le mancanze d’umanità e solidarietà dell’Europa contemporanea.
Menzione speciale per l’introduzione scritta da Roberto Saviano che focalizza l’attenzione sulla sfida che la Storia sta ponendo a noi tutti ogni giorno, attraverso una tragedia umanitaria che si svolge sotto i nostri occhi tentati dall’indifferenza: non chiuderli, cedendo alla paura e la colpevolizzazione dell’estraneo, del diverso, dello straniero solo perché tale, bensì restare fedeli al faro della comune natura umana.
Le illustrazioni Dan Williams non sono solo un contorno al testo di Hosseini, ma lo abbracciano, estendendolo, aggiungendo ad esso potenza evocativa e, con un segno moderno e dinamico, esaltano il colore come primo veicolo espressivo: luce e chiarore per i tempi di pace trascorsi nel proprio Paese (quando esisteva un posto da chiamare casa), opposti ad oscurità e tratto convulso per l’esilio e le rapaci onde del Mediterraneo.
Da segnalare che parte del ricavato di “Preghiera del mare” andrà all’UNHCR, l’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati, di cui Khaled Hosseini è ambasciatore, un motivo in più per leggere questo racconto di rara bellezza.